16 ottobre 2009

19. Sprazzi

Ogni tanto si sentiva di qualche contrasto a cazzotti tra i militari in servizio a Foghesu e i ragazzi locali, ma a poco a poco anche quelle circostanze andarono a scemare. Come ci si abitua al caldo e al freddo, i militari diventarono parte viva di Perdasdefogu, la gente si abituò e come si dice oggi vennero integrati in tutto e per tutto. A volte pareva non si sapesse dove iniziava il poligono e dove finiva il paese. Molte cose non erano ben definite per comodità reciproca. Cominciarono così ad essere numerosi i matrimoni tra i forestieri e le nostre ragazze. Le polemiche erano sempre le stesse, le ragazze più belle andavano in sposa ai giovanotti continentali e cose di questo genere. Pareva che la cosa ci dispiacesse, ma in sostanza ci andava bene così. Anche noi avevamo i nostri amorucci continentali e non sempre si trovavano interessanti le nostre troppo castigate compagne. Spesso ogni domenica, se il tempo permetteva e non si era in quaresima, si ballava in piazza di chiesa, c’era sempre qualche coppia di ballerini virtuosi o qualche irriducibile dei balli sardi. Davano una mano i vari comitati delle principali feste locali. Sempre combattuti tra le tradizioni, “cantadoris” e novità “durrumbottus” complessini musicali”. Lotterie paesane, albero della cuccagna, tiro alla fune, fuochi artificiali…tutto andava bene. C’era e c’è tutt’ora molto sacrificio a far parte dei comitati. Comune a tutti l’impegno a girare per la questua spintanea e a far bene per il Santo, per il paese e forse per amor proprio. I comitati lentamente inclusero anche militari del poligono e questo fu un bene, migliorò le cose e favorì le amicizie. Ogni comitato sarebbe stato e dovrebbe essere migliore del precedente. Regola non scritta ma certamente in qualche modo rispettata. E’ una sana competizione che vede tutti vincitori.

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